Cantina di Venosa cresce ancora, nel 2023 la cooperativa del Vulture registra un aumento di fatturato (+ 17%) e bottiglie vendute (+ 11%).
La direzione intrapresa è quella giusta. La Cantina di Venosa cresce ancora, nel 2023 l’azienda cooperativa del Vulture ha registrato un aumento a due cifre di fatturato (+ 17%) e bottiglie vendute (+ 11%). Un dato che conferma l’ottima performance dell’unica realtà cooperativa in Basilicata e fra le più importanti nel settore in sud Italia.
Questi i dati in sintesi: 1,9 milioni di bottiglie nel 2023 contro gli 1,7 milioni vendute nel 2022; circa 7,4 milioni di euro fatturati nel 2023 a fronte dei circa 6,3 milioni di euro del 2022. Un trend ancora più significativo se calcolato sul quinquennio: rispetto all’anno 2019 circa 30% in più in valore e 72% in volume, come evidenziato dalla tabella in fondo.
Il fatturato della Cooperativa negli ultimi esercizi di bilancio:
31/08/2019 5.725.014 con Bottiglie Vendute pari a 1.100.000
31/08/2020 5.891.930 con Bottiglie Vendute pari a 1.200.000
31/08/2021 5.448.491 con Bottiglie Vendute pari a 1.500.000
31/08/2022 6.325.211 con Bottiglie Vendute pari a 1.700.000
31/08/2023 7.423.916 con Bottiglie Vendute pari a 1.900.000
L’azienda è stata fondata nel 1957 da 27 soci, e la Cantina di Venosa è oggi una cooperativa di 350 viticoltori (oltre il 50% giovani) e 800 ettari di vigne, con una resa di 50 mila quintali d’uva (90% aglianico del Vulture) e 35mila ettolitri di vino. Complessivamente produce quasi 2 milioni di bottiglie – su un potenziale di 5 milioni – e 21 etichette, in maggioranza di Aglianico del Vulture Doc e Docg.
Sono numeri importanti che segnano un percorso di sviluppo su cui ci stiamo impegnando da anni con tanti progetti su più fronti. Abbiamo rivoluzionato la nostra organizzazione logistica per mettere in efficienza il magazzino e la gestione degli ordini, avvalendoci di macchinari robotizzati. E già da anni stiamo crescendo con un approccio di sostenibilità, tra cui la scansione satellitare di una parte sempre più consistente dei nostri vigneti, al momento 150 ettari, per avere ogni settimana una fotografia del ciclo vegetativo che ci permette di sapere con estrema precisione dove si verificano condizioni di stress idrico o rischi di malattie patogene e intervenire tempestivamente. Inoltre siamo da tempo impegnati nella sostenibilità economica e sociale. Abbiamo promosso un Codice Etico per i dipendenti, i fornitori e i clienti; abbiamo adottato un insieme di norme volontarie e certificazioni che assicurano ulteriormente la salubrità dei vini. Nel 2022 è nato il Bilancio di Sostenibilità e l’anno scorso è arrivata la certificazione Equalitas sulla sostenibilità ambientale. Presto completeremo la prima parte dei lavori di un grande progetto di riqualificazione della n cantina”.