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I numeri del Metodo Classico italiano: Alta Langa, Franciacorta, Trento Doc e Oltrepò Pavese

Ecco i numeri del Metodo Classico italiano. Alta Langa, Franciacorta, Trento doc, Oltrepò Pavese sono le zone a più alta concentrazione della produzione di vini con questa tipologia di spumantizzazione. Grandi e storiche zone per uno stile che richiama subito alla convivialità e alla classe del sorso, ma che rimangono, in linea generale, a una produzione limitata in termini quantitativi.


Quello delle bollicine con metodo champenoise è un prodotto di vigna e cantina che è ormai confermato e assorbito dal mercato, anche grazie ai premi e ai voti sempre alti ottenuti nelle guide. Basti pensare che solo per il Gambero Rosso, nel 2024, per la Lombardia attesta dodici Franciacorta e quattro Oltrepò Pavese con i Tre bicchieri. Anche in Alta Langa si vola alto con tre riconoscimenti per arrivare fino alla denominazione Trento Doc che se ne porta a casa ben sei.

Evoluzione futura


In Piemonte, i produttori del Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani stanno provando a creare una denominazione di metodo classico a base nebbiolo, mentre, in Alta Langa, entro il 2025 la superficie destinata alla Docg aumenterà di 220 ettari, arrivando a 598 ettari totali. Numeri infinitesimali se confrontati con lo champagne visto che parliamo, per l’Italia, di circa 37 milioni di bottiglie a metodo classico nostrano.

Fattore competitività


A non aiutare c’è poi la questione competitività: sia per i prezzi, sia per il presidio del mercato. La quota export è poco oltre il 10 per cento. Nell’ultimo quinquennio, il fattore crescita resta comunque un punto fermo considerato come le 28,4 milioni di bottiglie del 2018 sono diventate le già citate 37 milioni.

I numeri del Metodo Classico italiano


Un percorso di emersione progressiva guidato dalle tre denominazioni più importanti, dove la Franciacorta è sugli scudi con oltre 20 milioni di bottiglie, stabile sul 2020 ma a +15,4% sul 2018.
A seguirla c’è il Trento Doc con 13 milioni di bottiglie, a +8% sui 12 mesi precedenti e +35% rispetto a cinque anni fa. Per ultima arriva l’Alta Langa che, oltre a essere la denominazione più giovane, (la Doc è del 2002 e la Docg del 2011) è anche la più piccola. Nel 2022 infatti non si è andati oltre le 3 milioni di bottiglie, che sono le stesse dell’anno scorso ma rappresentano il +131% sul 2018.

La denominazione Oltrepò Pavese Metodo Classico ha aumentato la produzione soprattutto nel 2022. Lo spumante traina il mercato dei vini dell’Oltrepò Pavese visto che è cresciuta del 20% quella di Metodo Classico, che passa dai 12.230 ettolitri del 2021 ai 14.557 del 2022 e più di mezzo milione di bottiglie emesse dalle 169 aziende della denominazione. A questo si aggiunge il buon risultato del Pinot nero che registra un 7,5% in più di bottiglie (361.671 contro i 336.283 dell’anno precedente).

Il 2023, nei primi quattro mesi, registra un dato in crescita, anche e soprattutto riferito alla Gdo, che tocca il 5%.
Poi ci sono altre nicchie territoriali come il Lessini Durello Doc (Veneto) e il Lambrusco Doc (Emilia Romagna) che proseguono nella loro escalation legata al Metodo Classico ma senza arrivare ai livelli delle “quattro sorelle” delle bollicine italiche.

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