Un cru da Pinot Noir, ecco Henry 2017, limited edition in 495 bottiglie, della Tenuta Mazzolino (Oltrepo Pavese). Un debutto in questo inizio di 2024 per un vino che incarna l’anima la passione della cantina stessa. Realtà che dal 1981 cerca di far parlare attraverso un lessico enoico declinato sulle regole dell’eleganza, delicatezza e soprattutto autenticità il Pinot Noir di queste terre. Henry è il risultato di un progetto nato alla fine degli anni Novanta. Questi super cru nascono a partire dalla vendemmia 2017 da due ettari suddivisi in quattro quadranti. In ciascuno vengono piantate barbatelle provenienti direttamente dalla Borgogna che rappresentano quattro cloni tradizionali.
Debutta così quest’anno Henry 2017, una produzione unica e rara: un’edizione limitata di sole 495 bottiglie, ciascuna numerata. Non solo… ogni etichetta, infatti, è diversa dall’altra, impreziosita da immagini di Henry sempre differenti. Henry, asino e mascotte della Tenuta, simboleggia soprattutto l’autenticità e la tradizione della tenuta.
Henry 2017 è disponibile esclusivamente in cofanetto in legno contenente tre bottiglie. Non abbiamo avuto modo di poterlo assaggiare ma già il fatto che nell’Oltrepo pavese nascano queste idee e queste particolarità enoiche, legate a uno dei vitigni principe del terroir, ne valeva la pena raccontarvelo.
“Nasce da un’idea audace e dall’approccio visionario di mio nonno e del nostro enologo greco-francese Kyriakos Kynigopoulos. Nel 1999, quando già si intuiva l’impatto del riscaldamento globale sul mondo del vino, decidono di investire su una vigna che guarda dal lato opposto delle altre, ovvero verso est. Nel 2017, annata con condizioni meteorologiche eccezionalmente calde, la vigna è ormai maggiorenne e i tempi sono maturi per un primo assaggio. Abbiamo selezionato la porzione di vigna più interessante, basata sul clone 115 in purezza. Risultato? Grandi potenzialità, ma aveva bisogno di più tempo”.
