Romaneé Conti, Pétrus, Montevertine sbancano l’asta di Pandolfini, più di 1.3 milioni di euro dalla vendita di vini rari e da collezione
Il vino è sempre di più sulla cresta dell’onda, anzi sarebbe meglio dire dell’asta. Romaneé Conti, Pétrus Montevertine sbancano infatti l’evento realizzato dalla casa d’aste Pandolfini, con più di 1.3 milioni di euro incassati per la vendita di vini rari e da collezione. Praticamente si parla del 92% di lotti venduti, superando le stime minime del 169%.
Un esito che conferma la grande esperienza e professionalità che Pandolfini – prima casa d’asta ad aprire, nel 1999, il dipartimento dedicato al settore enoico – e il capo dipartimento Francesco Tanzi riservano alla selezione e valutazione dei lotti, capaci di attirare l’attenzione di un pubblico sia nazionale sia internazionale.
«I risultati dell’ultima asta ci dimostrano che il mercato si è riassestato, e che sta ripartendo dopo lo stop dovuto alla congiuntura economica e politica mondiale, responsabile della frenata dei prezzi di beni come orologi, distillati e, appunto, vini. Il catalogo presentava una selezione di lotti, tutti provenienti da collezionisti privati, che eravamo certi avrebbe smosso una clientela di livello internazionale, come abbiamo potuto vedere di persona alla degustazione organizzata assieme a Montevertine, a cui hanno partecipato appassionati da tutto il mondo».
«Il mercato non è ancora tornato ai massimi del 2020 e 2021, ma l’andamento globale della vendita mostra il raggiungimento di un nuovo equilibrio, più sostenibile per il mercato e i collezionisti in genere, che ci rende molto ottimisti per il 2024».
È stata proprio una selezione di 31 lotti dei vini di Montevertine ad aprire l’asta giovedì 9 novembre – dopo la degustazione di alcune annate e vini del produttore vinicolo toscano – che hanno visto un incremento delle stime di oltre il 290%.
Ottime, in generale, le performance dei vini italiani – soprattutto toscani – che hanno visto crescere di quasi il 170% le stime di partenza di Barolo Monfortino di Giacomo Conterno, confermando l’Italia una delle nazioni produttive più amate e richieste. Degna di nota anche l’aggiudicazione, a 24.800 euro c.i., di una Doppia Magnum di Brunello di Montalcino Case Basse Riserva Gianfranco Soldera del 2004.
Per quanto riguarda la Francia – a cui è stata dedicata la giornata del 10 novembre – si segnala il ritorno di grandi nomi come Armand Rousseau e Romanée Conti, al quale spetta il titolo di Top Lot dell’asta con una bottiglia dell’omonimo vino datato 1999, aggiudicato a 25.130 euro. Superano le aspettative, inoltre, una bottiglia di Musigny Domaine G. Roumier del 2015 – che ha raggiunto i 19.220 euro – e una Magnum di Pétrus Pomerol annata 2015, battuta a 13.640 euro.