Quel filo ipogeo di sapore e grande eleganza che unisce Molise, Umbria, Emilia e Alto Adige: quattro mete per assaporare, conoscere, apprezzare e cucinare sua maestà il Tartufo.
Ogni stagione ha il proprio re. Se in primavera parla l’orto, in estate il frutteto, beh l’autunno è la stagione della terra. E’ da qui, dalla culla naturale per eccellenza che la natura spigiona in assoluto l’apoteosi del sapore e dell’aroma: il Tartufo. Che sia Bianco o Nero non importa, rimane comunque il figlio primogenito e indiscusso del ventre di mater Natura.
Oggi, nel mondo, questo fungo ipogeo, è sinonimo essenzialmente di Piemonte. Ma come l’Appennino ci insegna, essendo colonna vertebrale della biodiversità italica, questo prezioso quanto timido concentrato di sapore accompagna da nord ovest a sud est tutto lo Stivale.
Ecco quindi alcuni suggerimenti dove poter trovare momenti degustativi, di mercato, di approfondimento e conoscitivi per entrare in dialogo, di palato e non solo, con il re assoluto dell’Autunno.
In Umbria, nel cuore verde d’Italia, al Relais Borgo Campello a Campello sul Clitunno (Pg), questo è l’inizio della stagione ideale per degustare il pregiato tartufo nero umbro. Perla nera del sottobosco che si raccoglie principalmente tra dicembre e gennaio. L’albergo organizza una speciale caccia al tartufo con il cavatore e il suo fidato cane, e il profumato tesoro trovato tra i boschi sarà l’ingrediente principale della prelibata cena preparata dalla chef del relais. (Tel. 3204549321, www.borgocampello.com/it/).
Altra location che fa del racconto territoriale una caratteristica peculiare della sua offerta ricettiva è Borgotufi. Un albergo diffuso di Castel del Giudice (Is) in Molise, circondato dai boschi dell’Appennino molisano-abruzzese. Qui si potrà partire insieme al tartufaio Antonio e la cagnolina Kelly, imbattibile con il suo fiuto sopraffino, per una giornata nell’azienda agricola “Le Tartufaie” e un tour alla scoperta delle varianti nere e bianco del prezioso tubero. Poi, dopo la caccia al tartufo, nella casetta vintage immersa nella natura, una ricca degustazione con menu a scelta a base di tartufo bianco o nero. (Tel. 0865946820, www.borgotufi.it).
Se si vuole rimanere in Emilia Romagna allora un suggerimento spassionato è quello di raggiungere l’Appennino modenese. Qui al ristorante Exé di Fiorano Modenese (Mo) il diamente dei boschi diventa l’ingrediente d’elezione di un raffinato menu elaborato dallo Chef Paolo Balboni. Ma prima della tavola, si impara a preparare la famosa pasta all’uovo con la sfoglina, secondo la migliore tradizione emiliana, poi una golosa lezione di cucina con i preziosi consigli dello chef su come impreziosire le ricette con il tartufo. Infine, banchetto conviviale, ovviamente a base di tartufo. (Tel. 327 3034870, www.exerestaurant.com).
Infine non poteva mancare, per il re della tavola, la sua corona… quella delle Alpi. Qui il gusto, incontra il relax e benessere in un mix di emozioni da vivere al Romantik Hotel Stafler di Vipiteno (Bz), in Alta Valle Isarco. Dal 17 novembre al 7 dicembre sono infatti in programma le Settimane del Tartufo, con gli esclusivi piatti firmati dallo Chef 2 Stelle Michelin Peter Girtler. (Tel. 0472 771136, www.romantikhotels.com).il menu a scelta da 6 portate e il menu esclusivo a base di 5 specialità al tartufo nell’antica Gasthofstube. E poi l’aperitivo con lo Chef Peter Girtler, magari per scoprire qualche segreto in cucina e infine rilassarsi nell’oasi benessere Romantica, con un buono wellness di 25 euro per un massaggio aromatico. Il prezzo per 2 notti è a partire da 379 euro a persona. (Tel. 0472 771136, www.romantikhotels.com).