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Lambrusco, in Emilia, Sangiovese, in Romagna, sono da “Tre Bicchieri”. Per il Gambero l’eccellenza regionale parla essenzialmente queste lingue

Prosegue il nostro viaggio tra i riconoscimenti nazionali per e del vino made in Emilia Romagna. Questa volta, dopo il focus che abbiamo fatto su Slow Wine (vedi articolo qui) adesso approdiamo sulle sponde della “Bibbia Rossa” del vino, quella de “I vini d’Italia 2024” del Gambero Rosso.

Guardando il numero dei riconoscimenti massimi che si possono ottenere, i famosi “Tre Bicchieri” (quest’anno sono stati quasi 500), vediamo come l’Emilia Romagna ne rimanga ancora scarica, in valore assoluto. Da Piacenza a Rimini, quest’anno, infatti, ne sono arrivati quindici. Anche se, per onor del vero sono iù che raddoppiati rispetto al non certo lontano 2021 quando furono solo sette. Tornando al 2024, di questi quindici, otto sono in terra d’Emilia e i restanti sette sono romagnoli. Per i cugini da Bologna a Piacenza il lessico d’eccellenza sono le sfumature del rosso frizzante per antonomasia, parliamo del Lambrusco, con ben sette riconoscimenti sugli otto arrivati. L’altro è un metodo classico prodotto a Piacenza. Per quanto concerne la “Terra del Passatore” qui invece è il Sangiovese a far la voce del padrone con cinque premi, mentre due sono andati all’Albana. Tra i primi indiscutibile il predominio di Modigliana (due) mentre le due Albana arrivano entrambe dall’imolese. Un “Tre bicchieri” rispettivamente se li aggiudica la zona di Marzeno (Faenza), Predappio e Rimini.

Da una primissima analisi appare quindi come in Emilia Romagna la lingua dell’eccellenza usi la grammatica del Lambrusco, anzi dei Lambrusco visto che quest’anno oltre all’elegante Sorbara fanno capolino anche il profondo Grasparossa, il fresco Salamino e il nero Reggiano, e quella del Sangiovese per la Romagna. Qui c’è anche un po’ di Albana, ma sono interpretazioni forse fra le più “estreme” del vino Secco d’oro di queste terre e quindi per noi le più lontane in assoluto nel dare immediata riconoscibilità autentica al vitigno. Per carità sono tra i sorsi più emozionanti che ci possano essere, ma il Romagna Albana Docg non è e non può essere solo questo. In definitiva viene fuori che per il Gambero Rosso il 3% dei 500 “Tre Bicchieri” riconosciuti quest’anno sono dell’Emilia Romagna. Di questi 500, l’1% sono Romagna Sangiovese Doc di cui l’80% sono rivendicati con la Sottozona (4 su 5)… vorrà dire qualcosa in termini di comunicazione e moral suasion sullo stile e sulla linea da seguire per i vignaioli a sud della via Emilia?


Oggi chi il vino lo deve promuovere e veicolare a livello di sistema, forse dovrebbe tornare a guardare più a fondo e con più attenzione cosa la critica oggi sta premiando. La differenza ampleografica lungo la via Emilia è straordinaria, le cantine e le cooperative hanno e stanno ricalibrando sempre di più verso l’alto la loro offerta, ma la globalizzazione dei mercati vuole comunque identificabilità e racconto concreto e riconoscibile. Vuole caratteristiche che sappiano interpretare un micro territorio come quello del Vigneto emiliano romagnolo a livello internazionale. Ma c’è chi dirà: “La colpa è della critica che si è fossilizzata su stili e racconti che non sempre vengono compresi dal mercato”. Può essere… ma se guardiamo cosa ci raccontano questi “Tre Bicchieri” 2024 è palese come serva saper trasmettere un’idea nuova e ben precisa e calibrata di cosa si mette in bottiglia. Dalla vigna fino all’etichettatura. Sembra che eleganza, bevibilità, capacità di facile abbinamento con il cibo e soprattutto efficace narrazione di un sorso di terroir, siano le variabili che più vengano premiate e riconosciute. Non tutte le zone di produzione però stanno viaggiando sullo stesso treno. Sia i Lambrusco (soprattutto in chiave di Sorbara e Salamino) sia sul Sangiovese (Modigliana e l’interpretazione della Condello, Zerbina e Ottaviani lo dimostrano) invece il binario “giusto”, e non da oggi, lo hanno preso.

Ecco la lista dei Tre Bicchieri 2024 dell’Emilia

Il Pigro Dosaggio Zero M.Cl. 2020 – Cantine Romagnoli
Lambrusco di Sorbara Brut In Purezza Silvia Zucchi 2022 – Zucchi
Lambrusco di Sorbara Brut Rosé del Cristo M. Cl. 2020 – Cavicchioli
Lambrusco di Sorbara Brut Rosé M. Cl. 2018 – Cantina della Volta
Lambrusco di Sorbara Leclisse 2022 – Alberto Paltrinieri
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Vini del Re 2022 – Cantina Sociale Settecani
Lambrusco Salamino di Santa Croce Dedicato ad Alfredo Molinari – Cantina di Carpi e Sorbara
Reggiano Lambrusco Concerto 2022 – Ermete Medici & Figli

Ecco la lista dei Tre Bicchieri 2024 della Romagna

Romagna Albana Secco Codronchio 2021 – Fattoria Monticino Rosso
Romagna Albana Secco Vitalba 2022 -Tre Monti
Romagna Sangiovese Marzeno Superiore Poggio Vicchio 2021 – Fattoria Zerbina
Romagna Sangiovese Modigliana Tramazo 2020 – Mutiliana
Romagna Sangiovese Modigliana Vigna Beccaccia 2021 -Villa Papiano
Romagna Sangiovese Predappio Le Lucciole Riserva 2020 – Chiara Condello
Romagna Sangiovese Superiore Sole Rosso Riserva 2020 – Enio Ottaviani

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